In cammino per dire “Ci siamo!”

Un’azione cattolica aperta e sempre in cammino.. erano stati questi gli indirizzi che all’associazione erano stati indicati da Papa Francesco nell’assemblea dello scorso Maggio e che sono diventati dunque gli spunti fondamentali per un cammino di condivisione, di comunità, di freschezza, di concretezza e di contemporaneità: un cammino di Chiesa nella nostra quotidianità.

In quest’ottica dunque si sono svolti gli eventi di questo Dicembre, momento dell’Avvento; questi è spesso dedicato al tema della rinascita, del rinnovamento, di un nuovo inizio: il Signore ci invita ad accettare una nuova storia con Lui, a ridisegnare la nostra vita entrando in comunione con il Padre, cercando di compiere il passo da” creatura fatta a immagine di Dio” a “assomigliare a Dio”. Ma non è stato questo l’aspetto che si è deciso di focalizzare nel cammino di questo anno. Il centro è e sarà focalizzato sul mettere in risalto ciò che della quotidianità può diventare ai nostri occhi evento straordinario di ogni giorno e di cui siano protagonisti, dalle piccole scelte fino al confronto con una società oggi destrutturata e “de-moralizzata”.

Il freddo pungente dicembrino non è bastato a spegnere, nei nostri giovanissimi, la fiamma ardente del desiderio di andare avanti insieme, lungo questo cammino. La seconda tappa per il cammino diocesano degli adolescenti li ha portati il 7-8 dicembre all’eremo di Sant’Egidio di Cortona, ritiro che ha visto l’adesione di 64 “anime belle” provenienti da TUTTE le zone della diocesi, grazie anche all’aggiunta di nuove parrocchie e di nuovi membri nell’equipe diocesana di animatori per meditare su “un “Sì” grande come una casa” e sui brani del Vangelo in cui Maria e Giuseppe scelgono di donarsi completamente, per fede, per fiducia e per amore. E’ stato così occasione per riflettere sull’esperienza del tempo che passa. un tempo che può essere sfuggevole nella nostra routine come la sabbia nella clessidra, un tempo “perso” che non è quello “dove aspetto senza poter fare quello che voglio”, ma quello in cui non riesco a generare l’amore di Gesù in me e nelle persone accanto e che può rendere speciale la mia vita.

Anche l’ACR la settimana successiva, il 13-14 dicembre, ha incentrato i propri esercizi partendo proprio dall’unicità della persona e dell’importanza che ciascuno può dare, perfino coloro che sono considerati “ultimi degli ultimi”, come in effetti furono i pastori che nel Vangelo, per primi ricevono l’annuncio della nascita di Gesù e ne devono rendere testimonianza lasciando dietro di loro anche quel poco che hanno, i loro animali, per qualcosa che è più importante e grande. Testimonianza, fiducia, lasciarsi guidare, essere perciò fedeli e credere che l’amore di Dio per noi si renda vivo in ogni nostra giornata e che anche noi possiamo esserne riflesso come sue creature e suoi figli, parole che i ragazzi hanno visto rendersi reali guardando a ciò che oggi ciascuno di noi vive e può realizzare.

Assemblea-diocesana-18-gennaio-2015-okE mentre il cammino degli adulti proseguirà con gli esercizi di meditazione del 3-4 gennaio presso il Seminario Vescovile di Arezzo, appuntamento veramente prezioso per la propria spiritualità specialmente per chi, da adulto, è chiamato ogni giorno a testimoniare con la propria vita l’Amore di Dio verso gli uomini, intanto l’Azione Cattolica intera si prepara con questi itinerari per settori al momento invece associativo ed unitario della propria assemblea diocesana che si svolgerà il 18 gennaio sempre presso il locali del Seminario. “Ci siamo!”, con questo slogan dal centro nazionale si è deciso di fornire lo spunto per un momento assembleare in ogni diocesi, e con tale slogan affrontare, grazie anche all’intervento della Prof.ssa Donatella Pagliacci che introdurrà i lavori della giornata, tematiche quali il valore di “esser-ci”, del ruolo della propria comunità nella “comunità-mondo” e della consapevolezza associativa certo ma prima ancora di quella ecclesiale, chiave con cui vincere timori e limiti che l’associazionismo ha vissuto in questi anni e di cui ancora oggi vive le conseguenze. Proprio in tale ottica l’incontro è stato pensato come parte del cammino dell’AC diocesana ma anche come momento di incontro aperto a tutte le realtà e singoli che troveranno importante confrontarsi su tali argomenti.