Dal convegno nazionale degli Educatori di AC: l’impegno socio-politico delle nostre generazioni (1 parte)

Nella giornata di Sabato pomeriggio si sono svolti vari laboratori di riflessione, con  l’obiettivo di confrontare le diverse opinioni sulle realtà, per poi consigliarsi vicendevolmente per un maggior progresso nell’ambito scelto. La mia decisione, se pur da diciassettenne, è stata quella di intraprendere una discussione sul laboratorio socio-politico; anche se molto distante ancora da me, il discorso mi ha interessato per poi sfociare anche nella vita quotidiana, cioè quella scolastica.

Nella prima parte di discussione generale, vari punti hanno svegliato in me delle riflessioni, la prima è stata una citazione dei relatori: “muoversi in politica per una nostra vocazione, per il bene comune e dell’insieme”. Senza fare anti-politica, oggi come giovanissimo non vedo questo senso di “bene collettivo”. I pensieri che sento sono sempre contro la cittadinanza e sulle agevolazioni per chi invece sta al di “sopra”; non possiamo crearci un mondo migliore solo per noi, perché la politica è l’unico mezzo che può creare cambiamento e progresso nella società. La vocazione quindi comprende si una consapevolezza di responsabilità e organizzazione personale ma anche un sentimento di carità e di aiuto verso il prossimo. Vengono stilati programmi elettorali da politici per una sicura elezione, quando sappiamo bene che i veri protagonisti ed interessati sono, famiglie, associazioni di volontariato e le aziende che mandano avanti la baracca, senza aver nulla  in cambio dalla politica, solo la burocrazia che è d’intralcio per uno sviluppo.

L’altro punto che sento ancor più vicino è quello di una educazione sulla cittadinanza: essere attivi, affinché il cittadino possa partecipare in qualunque modo al progresso della società. Da ragazzo che frequenta la scuola questa educazione alla cittadinanza viene vista e osservata poche volte, si ha un’avvicinamento solo quando ci sono le elezioni scolastiche dei rappresentati di classe e di istituto, per il resto sento molte nozioni di conoscenza che vengono infuse negli alunni, senza mai molto soffermarsi sull’aspetto della nostra vita, di come viviamo da cittadini o come portare avanti i propri ideali nella società, insomma non c’è un’agevolazione su questo contesto nel mondo scolastico. Collegandomi ad un ultimo spunto, anche l’Azione Cattolica non può sottrarsi ad una azione politica. Ritengo che sia obbligatorio che questa associazione debba mettersi in campo nell’ambito politico, perché potrebbe garantire un serbatoio di spiritualità, in un mondo dove oggi è difficile pensare al bene interiore e altrui, piuttosto che quello esteriore ed egoistico. Per cercare di scavalcare queste difficoltà, cioè gli ostacoli sul rapporto tra giovani e politica, dobbiamo lavorare in unità con il mondo della scuola e portando anche all’interno dei nostri paesi un dibattito sull’ambito socio-politico, attraverso percorsi formativi, autogestioni mirate o un vero e proprio movimento, cioè andando a scavare nelle realtà. Con la scuola sicuramente attraverso una collaborazione con il MSAC (Movimento Studenti di Azione Cattolica) potranno essere affrontati più facilmente questo tipo di argomento.

Per un impegno socio-politico ci vuole intelligenza, responsabilità, dedizione e amore; perché solo ed attraverso l’amore si può comprendere che la politica si presenta come la più grande forma di carità nel nostro mondo.

Gianluca Finocchi

Ritiro spirituale di AC

Amici cari, è il momento giusto per pensare a una sosta, una pausa da tutto per mettere ordine nei nostri pensieri. Come anticipato da mesi vi confermo che nella data 12 e 13 gennaio l’Azione Cattolica diocesana organizza due giornate di spiritualità, sul modello degli esercizi spirituali, presso il Seminario di Arezzo.

Vi comunicheremo a breve l’orario esatto delle due giornate, ma se il predicatore sarà disponibile, l’inizio sarà previsto per le ore 9,00 e la conclusione di ciascuna delle due giornate per il tardo pomeriggio max le 18. Ognuno avrà la possibilità di partecipare all’esperienza secondo la propria disponibilità, anche parziale, nei due giorni.

La possibilità di dormire presso il Seminario è legata alla disponibilità delle camere, ma se ci sono persone che desiderano rimanere anche per la notte ci informino e cercheremo di verificarne la possibilità.

In Presidenza abbiamo parlato sempre di “occasione unitaria” di incontro dei settori giovanissimi/giovani e adulti e anche questa iniziativa fa parte di queste occasioni. Spero che sapremo cogliere la possibilità di vivere insieme una esperienza spirituale “forte”.

Per le prenotazioni, informazioni ecc.

RESPONSABILI SETTORI

COORDINAMENTO Angela Buracchi TEL 347 7279081, EMAIl angela.buracchi@gmail.com; Denise Pulcinelli TEL. 3200922814, email denisepulcinelli@gmail.com; MAURO POLVANI tel. 3495838434, email polvani4@libero.it

 

 

Collaboratori della vostra gioia!

Così è stato chiamato il convegno nazionale degli educatori ACR e GIOVANI che si terrà a Roma a partire dal 14 Dicembre e durerà fino a Domenica 16. Un momento di incontro, che è stato deciso di condividere con entrambi i settori data l’importanza del tema dell’educazione che sarà centrale nel convegno; ma anche per spronare gli educatori di oggi a chiedersi cosa significhino davvero le parole “Educare alla vita buona del Vangelo”… più di mille educatori provenienti da tutta Italia che in questo anno dedicato a ricordare le radici della nostra fede, le stesse da cui è nato il Concilio Vaticano II proprio 50 anni fa, sono chiamati a confrontarsi su cosa significhi “evangelizzare” ma anche cosa significa “essere educatori” nella società di oggi: il settore dei ragazzi rifletterà sul tema delle emozioni e dei sentimenti, legati all’esperienza di fede dei bambini e dei ragazzi; “chi ama educa”… ma è sufficiente amare per essere educatori? Completerà l’approfondimento un percorso esplorativo su alcuni capolavori del Caravaggio, nei quali ritrovare l’intensità delle emozioni che possono caratterizzare l’esperienza di fede; tutti siamo infatti chiamati a dare la nostra testimonianza sul messaggio di Salvezza del Vangelo, ma ciascuno di noi secondo i suoi caratteri ed i suoi carismi, in questo senso nessun esempio migliore ci può venire dall’arte stessa che si è sempre fatta portatrice del messaggio di Cristo durante i secoli e nei momenti in cui la scrittura non era cosa di tutti. Gli educatori del Settore Giovani, invece, vivranno un momento di confronto e riflessione per approfondire e delineare il ruolo e la figura dell’educatore per i giovanissimi e i giovani di oggi a partire da diversi punti di vista: affettività, impegno socio-politico, educazione al servizio, accompagnamento spirituale ed identità associativa. Si concluderà con un approfondimento sulla relazione educativa e le sue dinamiche. Il nostro tempo ci chiede di essere sempre più educatori esigenti e testimoni della fede. Il servizio alla crescita delle nuove generazioni, che gli educatori di Ac oggi sono chiamati a riconfermare, rappresenta un impegno privilegiato da parte di tutta l’associazione e a cui la stessa Associazione deve dare cura e di cui deve farsi carico per rispondere alla domanda “cosa significa educare oggi?” Domanda che non aspetta che i nostri commenti e le nostre riflessioni

Maturi nella Fede?

Sulla scia degli ultimi incontri che abbiamo vissuto, vogliamo soffermarci a riflettere sulla maturità della nostra fede. L’invito ad andare “a due a due” che Gesù ci ha lasciato non può essere sufficiente se non è accompagnato da una crescita nella nostra fede che ci renda ADULTI non solo anagraficamente ma anche in modo efficace come testimoni credibili e veri. Per questo vogliamo riflettere sul quarto capitolo della lettera pastorale del nostro Arcivescovo Riccardo Fontana alla ricerca di ciò che davvero ci rende “maturi” e utilizzeremo altresì il Progetto Formativo “Perchè sia formato in voi” alla ricerca della nostra regola di vita e di evidenziare le difficoltà che comporta il “crescere”. Vi aspettiamo all’incontro che si terrà a Pescaiola, il 16 Dicembre ore 17 circa e intanto vi chiediamo… siamo davvero “maturi nella fede”?

Incontro Adulti e Famiglie: “a due a due”

locandina 18 novembre 2012

Si tratta del secondo incontro, il tema della giornata segue la traccia che
potete trovare anche nel testo formativo di quest’anno:
” a due  a due”, come essere annunciatori della buona novella? siamo
comunità che educa alla vita buona del vangelo?….

Proseguendo con lo stile dell’azione cattolica, accoglienza, apertura,
approfondimento, vi invito all’incontro che si concluderà con la cena alle
ore 19,30, condividendo ciò che ognuno porterà!

Vi prego di avvisare per meglio organizzare l’accoglienza suprattutto per i
piccoli!

un saluto affettuoso a tutti!

Angela Buracchi